Interruzioni Volontarie di Gravidanza [IVG] e Aborti Spontanei [AS]

INDAGINI 2024
 
Dal gennaio 2024 è possibile dare avvio all'inserimento dei dati del I trimestre 2024 [Gennaio, Febbraio e Marzo] relativi alle indagini Interruzioni volontarie della gravidanza, Dimesse dagli istituti di cura per Aborto spontaneo e Indagine rapida sulle donne dimesse per aborto spontaneo.

I dati devono essere trasmessi rispettando le seguenti date:

- entro il 30 aprile 2024 dovranno essere trasmessi i dati riferiti al primo trimestre [gennaio-marzo];
- entro il 31 luglio 2024 dovranno essere trasmessi i dati riferiti al secondo trimestre [aprile-giugno];
- entro il 31 ottobre 2024 dovranno essere trasmessi i dati riferiti al terzo trimestre [luglio-settembre];
- entro il 31 gennaio 2025 dovranno essere trasmessi i dati riferiti al quarto trimestre [ottobre-dicembre]. 

Entro e non oltre il 30 aprile 2025 dovranno essere trasmessi i dati riferiti all’intero anno 2024, comprensivi di tutti e quattro i trimestri e loro eventuali aggiornamenti.
 
ATTENZIONE

Prima di procedere alla compilazione delle schede del 2024, è necessario effettuare una nuova registrazione con il Codice utente e la Password forniti dall'Istat

La procedura di registrazione va eseguita solo al primo accesso al sito. Per tutti gli accessi successivi è sufficiente digitare il codice utente e la nuova password personalizzata.

Promemoria relativo alle Indagini 2023
 
Si ricorda che il termine ultimo per la trasmissione dei dati da parte degli Istituti di cura relativi all'indagine sulle Interruzioni volontarie della gravidanza [IVG - IST 00089] e all'Indagine annuale sugli Aborti Spontanei [AS - IST 00088] è fissato per il 31 marzo 2024
 
Le Regioni e le Province Autonome dovranno trasmettere all'Istat i dati riferiti all'intero anno 2023 entro e non oltre il 30 aprile 2024
Indagine annuale sulle Interruzioni Volontarie di Gravidanza [IVG]
La rilevazione sulle interruzione volontaria di gravidanza [Ivg] è stata avviata nel 1979 a seguito dell'entrata in vigore della legge numero 194/78. L'indagine viene condotta dall'Istat in accordo con le Regioni, il Ministero della Salute e l'Istituto Superiore di Sanità.Secondo quanto previsto dall'art. 16, il Ministro della Salute è tenuto a presentare al Parlamento una relazione sull'attuazione della legge stessa e sui suoi effetti, anche in riferimento al problema della prevenzione. Inoltre, secondo l'art. 15, è previsto un aggiornamento del personale sanitario sull'uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell'integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l'interruzione della gravidanza.L'indagine costituisce uno strumento fondamentale per la conoscenza e la prevenzione dell'Ivg; vengono pertanto richieste informazioni socio-demografiche sulla donna nonché informazioni tecniche sull'intervento. L'Istat è titolare della rilevazione e ne cura gli aspetti metodologici e i contenuti, predispone i modelli di rilevazione ed effettua il controllo e il trattamento dei dati; il tutto in collaborazione con il Ministero della Salute e l'Istituto Superiore di Sanità.

Indagine annuale sugli Aborti Spontanei [AS]
La rilevazione sulle Dimissioni dagli istituti di cura per aborto spontaneo è stata avviata nel 1979, in concomitanza con l'indagine sulle interruzioni volontarie della gravidanza.La normativa italiana definisce l'aborto spontaneo come "l'interruzione involontaria della gravidanza provocata da cause patologiche; in particolare, ogni espulsione o morte del feto o dell'embrione che si verifichi entro il 180° giorno compiuto di gestazione [25 settimane e 5 giorni compiuti]"; dopo i 180 giorni si parla di nato morto.L'indagine viene condotta dall'Istat che è titolare della rilevazione e ne cura gli aspetti metodologici e i contenuti, predispone i modelli di rilevazione ed effettua il controllo e il trattamento dei dati. L'indagine costituisce uno strumento fondamentale per la conoscenza del fenomeno; vengono pertanto richieste informazioni socio-demografiche sulla donna nonché informazioni sull'aborto avvenuto.L'indagine rileva solo i casi di aborto spontaneo per i quali si sia reso necessario il ricovero in istituti di cura sia pubblici che privati. Gli aborti spontanei non soggetti a ricovero, quali ad esempio gli aborti che si risolvono senza intervento del medico o che necessitano di sole cure ambulatoriali, non vengono pertanto rilevati. L'indagine è condotta con cadenza annuale e raccoglie informazioni riferite ad ogni singolo evento.

Indagine mensile sugli Aborti Spontanei [AS]
Accanto all'indagine annuale, l'Istat effettua anche l'Indagine rapida sulle donne dimesse per aborto spontaneo, a cadenza mensile. Per quest'ultima, gli istituti di cura provvedono a comunicare i casi di aborto spontaneo avvenuti nel mese di riferimento. I dati così raccolti, oltre quantificare il fenomeno in tempi più rapidi rispetto all'indagine annuale, servono come consolidamento per i dati definitivi raccolti a livello individuale.